Idrogeno e normazione tecnica
La normazione tecnica è strumento utile per far crescere il mercato dell'idrogeno
Parlare di idrogeno oggi è certamente di moda e attira l'interesse di molti; farlo con elementi concreti per fornire un po' di valore aggiunto, però, non è così semplice, a meno che non si descrivano specifiche tecnologie e applicazioni reali.
Perseguendo un approccio di concretezza, questa guida intende fornire spunti e proposte provenienti dal mondo delle aziende a dimostrazione che il mercato si è mosso da tempo, si sta muovendo anche ora ed è sostanzialmente pronto, dal punto di vista tecnologico, a mettere a terra specifiche proposte.
In questo contesto di proattività, quello che manca oggi è la certezza di percorrere una strada ben tracciata costituita, anche, da regole che consentono di procedere in modo lineare e senza intoppi verso quegli obiettivi che troviamo ben delineati nei vari programmi e piani strategici elaborati da UE e singoli Paesi.
Mancano di fatto quegli elementi concreti legati ad esempio al contesto legislativo e regolatorio che un investitore vorrebbe avere a disposizione per ridurre il rischio collegato a piani industriali e investimenti impegnativi. E' un problema ben noto, ovviamente, e non nuovo perché ha interessato e interessa anche altri settori o altri mercati, non solo l'idrogeno.
Chi scrive rappresenta il mondo della normazione tecnica e quindi un settore abituato a mettere nero su bianco, nelle norme tecniche, elementi concreti, anche innovativi, ma sempre "materiali" quindi oggettivi, condivisi, utili.
Strumenti che possono aiutare un mercato a partire con il piede giusto, con qualche certezza in più e/o con qualche vuoto colmato, a complemento di un castello che si sta pian piano costruendo, è vero, ma che è ancora un caratterizzato più da ciò che manca, rispetto a ciò che c'è già.
Proprio in questa direzione si sta muovendo la normazione tecnica che intende fornire il suo contributo più o meno significativo affrontando numerosi argomenti in parallelo.
In particolare, i temi principali su cui stanno lavorando alcuni dei nove enti del sistema normativo nazionale, in particolare l'Ente Italiano di Normazione - UNI, il Comitato Termotecnico Italiano - CTI, il Comitato Italiano Gas - CIG e la Commissione Tecnica di Unificazione nell'Autoveicolo - CUNA sono:
- immissione dell'idrogeno nella rete di gas naturale e la compatibilità delle attuali infrastrutture di distribuzione e trasporto con miscele di gas naturale e idrogeno, in percentuali crescenti
- trasporto e distribuzione di idrogeno in purezza
- accumuli, stoccaggi, serbatoi stazionari e nei veicoli nonché le infrastrutture di rifornimento
- compatibilità all'impiego di idrogeno negli usi finali quali, ad esempio, caldaie, turbine, forni, motori cogenerativi, ecc.
- impieghi nei settori stradali, ferroviari, navali
- garanzia di origine per l'idrogeno rinnovabile soprattutto quando miscelato al gas naturale
- aspetti gestionali (trasporto, stoccaggio, ecc.) relativi alla CO2 per l'H2 Blu
I primi risultati di questo lavoro, tuttora in itinere, si stanno già vedendo. E' utile aggiungere, in conclusione, che forse l'aspetto più significativo di questo approccio è dato dalla collaborazione con i cosiddetti stakeholder, istituzionali e di mercato, fortemente interessati a che la normazione tecnica intervenga e che, anche con il loro contributo, sciolga più nodi possibile a beneficio di tutti, anche e soprattutto a beneficio di chi oggi ha già in mano le soluzioni tecnologiche che vengono illustrate nella presente guida.
Mancano di fatto quegli elementi concreti legati ad esempio al contesto legislativo e regolatorio che un investitore vorrebbe avere a disposizione per ridurre il rischio collegato a piani industriali e investimenti impegnativi. E' un problema ben noto, ovviamente, e non nuovo perché ha interessato e interessa anche altri settori o altri mercati, non solo l'idrogeno.
Chi scrive rappresenta il mondo della normazione tecnica e quindi un settore abituato a mettere nero su bianco, nelle norme tecniche, elementi concreti, anche innovativi, ma sempre "materiali" quindi oggettivi, condivisi, utili.
Strumenti che possono aiutare un mercato a partire con il piede giusto, con qualche certezza in più e/o con qualche vuoto colmato, a complemento di un castello che si sta pian piano costruendo, è vero, ma che è ancora un caratterizzato più da ciò che manca, rispetto a ciò che c'è già.
Proprio in questa direzione si sta muovendo la normazione tecnica che intende fornire il suo contributo più o meno significativo affrontando numerosi argomenti in parallelo.
In particolare, i temi principali su cui stanno lavorando alcuni dei nove enti del sistema normativo nazionale, in particolare l'Ente Italiano di Normazione - UNI, il Comitato Termotecnico Italiano - CTI, il Comitato Italiano Gas - CIG e la Commissione Tecnica di Unificazione nell'Autoveicolo - CUNA sono:
- immissione dell'idrogeno nella rete di gas naturale e la compatibilità delle attuali infrastrutture di distribuzione e trasporto con miscele di gas naturale e idrogeno, in percentuali crescenti
- trasporto e distribuzione di idrogeno in purezza
- accumuli, stoccaggi, serbatoi stazionari e nei veicoli nonché le infrastrutture di rifornimento
- compatibilità all'impiego di idrogeno negli usi finali quali, ad esempio, caldaie, turbine, forni, motori cogenerativi, ecc.
- impieghi nei settori stradali, ferroviari, navali
- garanzia di origine per l'idrogeno rinnovabile soprattutto quando miscelato al gas naturale
- aspetti gestionali (trasporto, stoccaggio, ecc.) relativi alla CO2 per l'H2 Blu
I primi risultati di questo lavoro, tuttora in itinere, si stanno già vedendo. E' utile aggiungere, in conclusione, che forse l'aspetto più significativo di questo approccio è dato dalla collaborazione con i cosiddetti stakeholder, istituzionali e di mercato, fortemente interessati a che la normazione tecnica intervenga e che, anche con il loro contributo, sciolga più nodi possibile a beneficio di tutti, anche e soprattutto a beneficio di chi oggi ha già in mano le soluzioni tecnologiche che vengono illustrate nella presente guida.
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Fonte: Editoriale Guida Idrogeno 2024
Parole chiave: Idrogeno
- Paolo Di Marco
- Giuseppe Grassi
- Precision Fluid Controls
- Paolo Di Marco