Le norme ambientali per lo shipping
Scenari di decarbonizzazione per il settore navale
Franco Del Manso - Unem - Unione Energie per la Mobilità
Sommario
Le norme ambientali IMO per lo shipping
EU - Emission Trading System al settore marittimo
Proposta FuelEU Maritime (Pacchetto FF55)
Le norme IMO e UE per la riduzione dei GHG nello shipping al 2030
Alternative fuels per lo shipping
Biocarburanti nel settore marina
Recepimento RED II
Situazione attuale navi alimentate da combustibili alternativi
Le norme ambientali IMO per lo shipping
Proposta IMO Area SECA Mar Mediterraneo
- In ambito IMO si sta procedendo nel processo di designazione dell'intero Mediterraneo quale area SECA. Le Aree SECA sono caratterizzate dall'obbligo di utilizzo per qualunque tipologia di navi di combustibili con tenore massimo di zolfo pari a 0,1%, a meno di non utilizzare uno scrubber per abbattere le emissioni di SOx a valori equivalenti a quelle derivanti da prodotti contenenti lo 0,1% max. di zolfo
- In assenza di ripensamenti si può stimare l'entrata in vigore dell'Area SECA nel Mediterraneo per il 1° gennaio 2025
IMO Strategy sulla riduzione dei GHG nello shipping
- Una riduzione delle emissioni totali di GHG dal trasporto marittimo internazionale che dovrebbero raggiungere il picco il prima possibile e ridurre le emissioni totali annue di GHG di almeno il 50% entro il 2050 rispetto al 2008, mentre, allo stesso tempo, proseguire gli sforzi per eliminarle completamente. Nel MEPC 79 si è discusso molto sulla possibilità di raggiungere la completa decarbonizzazione al 2050. Nel MEPC 80 si deciderà come procedere. E' molto difficile che si raggiunga un accordo sulla completa decarbonizzazione al 2050 ma ci sarà sicuramente un inseverimento della strategia ad un valore intermedio tra il 50 e il 100%
IMO Strategy sulla riduzione dei GHG nello shipping. Misure allo studio in vista del MEPC 80 del prossimo luglio
- Carbon Price. È una misura economica che attraverso un meccanismo di prezzo del carbonio spingerà verso l'utilizzo di prodotti a minor contenuto di carbonio. È un'opzione che ha ricevuto un chiaro supporto e si tradurrà in una forma di prelievo sul bunker che sarà discussa e probabilmente concordata nel MEPC 80
- GFC - GHG Fuel Standard. Concettualmente funziona attraverso la valutazione della carbon intensity dei fuels calcolata con un approccio well-towake che verrebbe gradualmente ridotto nel tempo. Se venisse ridotto a zero si otterrebbe la completa
decarbonizzazione del trasporto navale indipendentemente dal quantitativo di bunker consumato.
EU - Emission Trading System al settore marittimo
Il Parlamento europeo (PE), il Consiglio delle Comunità europee e la Commissione europea hanno raggiunto l'accordo sull'inclusione del trasporto marittimo nel sistema di scambio di quote di emissione dell'UE (EU ETS) a partire dal 2024
L'EU ETS è un sistema di cap-and-trade delle emissioni attraverso cui un limitato quantitativo di quote di emissione viene immessa sul mercato e può essere scambiato. Il quantitativo di quote disponibili viene ridotto ogni anno, garantendo l'obiettivo di riduzione del 55% delle emissioni dell'UE entro il 2030 rispetto al 1990 e il raggiungimento della neutralità climatica entro il 2050
Inizialmente includerà le navi merci e passeggeri sopra le 5.000 tonnellate di stazza con una copertura delle emissioni prodotte a partire dal 2025 con il 40% e fino al 100% nel 2027 per tutti i viaggi intraeuropei.
La norma regolerà anche il 50% delle emissioni dei viaggi da e per I Porti europei
Dal 2026 anche le emissioni di N2O, particolato e metano potrebbero essere incluse nel Sistema ETS
Proposta FuelEU Maritime (Pacchetto FF55)
Nella presentazione trovate sia una tabella sulle Emission Trading System al settore marittimo sia una tabella sullo stato iter: discussione nei triloghi.
Nelle slide trovate una descrizione dei Biocarburanti nel settore marina
FAME (estere metilico di acidi grassi) è prodotto da oli vegetali, grassi animali o oli da cucina usati mediante transesterificazione. Questo è il tipo di biofuel più ampiamente disponibile ed è spesso miscelato con il normale diesel marino. S
tandard internazionali: ISO 8217:2017, EN 14214, EN16709, EN590
I carburanti BTL (da biomassa a liquido) sono carburanti sintetici prodotti da biomassa mediante
conversione termochimica utilizzando il processo Fischer-Tropsch o il processo metanolo-benzina.
Standard: EN 15940
HVO (olio vegetale idrogenato: è il prodotto di grassi o oli vegetali - da soli o miscelati con petrolio -
raffinati attraverso un processo di idrotrattamento. Il fuel prodotto utilizzando questo processo è
spesso chiamato diesel rinnovabile per differenziarlo da FAME/biodiesel. HVO può essere miscelato a
qualunque percentuale con i combustibili marina ovvero utilizzato puro al 100%.
La bozza di decreto di recepimento della RED II nell'ordinamento nazionale stabilisce le condizioni, i criteri e le modalità di attuazione dell'obbligo di immissione in consumo di energia da fonti rinnovabili nei trasporti.
Proposta IMO Area SECA Mar Mediterraneo
- In ambito IMO si sta procedendo nel processo di designazione dell'intero Mediterraneo quale area SECA. Le Aree SECA sono caratterizzate dall'obbligo di utilizzo per qualunque tipologia di navi di combustibili con tenore massimo di zolfo pari a 0,1%, a meno di non utilizzare uno scrubber per abbattere le emissioni di SOx a valori equivalenti a quelle derivanti da prodotti contenenti lo 0,1% max. di zolfo
- In assenza di ripensamenti si può stimare l'entrata in vigore dell'Area SECA nel Mediterraneo per il 1° gennaio 2025
IMO Strategy sulla riduzione dei GHG nello shipping
- Una riduzione delle emissioni totali di GHG dal trasporto marittimo internazionale che dovrebbero raggiungere il picco il prima possibile e ridurre le emissioni totali annue di GHG di almeno il 50% entro il 2050 rispetto al 2008, mentre, allo stesso tempo, proseguire gli sforzi per eliminarle completamente. Nel MEPC 79 si è discusso molto sulla possibilità di raggiungere la completa decarbonizzazione al 2050. Nel MEPC 80 si deciderà come procedere. E' molto difficile che si raggiunga un accordo sulla completa decarbonizzazione al 2050 ma ci sarà sicuramente un inseverimento della strategia ad un valore intermedio tra il 50 e il 100%
IMO Strategy sulla riduzione dei GHG nello shipping. Misure allo studio in vista del MEPC 80 del prossimo luglio
- Carbon Price. È una misura economica che attraverso un meccanismo di prezzo del carbonio spingerà verso l'utilizzo di prodotti a minor contenuto di carbonio. È un'opzione che ha ricevuto un chiaro supporto e si tradurrà in una forma di prelievo sul bunker che sarà discussa e probabilmente concordata nel MEPC 80
- GFC - GHG Fuel Standard. Concettualmente funziona attraverso la valutazione della carbon intensity dei fuels calcolata con un approccio well-towake che verrebbe gradualmente ridotto nel tempo. Se venisse ridotto a zero si otterrebbe la completa
decarbonizzazione del trasporto navale indipendentemente dal quantitativo di bunker consumato.
EU - Emission Trading System al settore marittimo
Il Parlamento europeo (PE), il Consiglio delle Comunità europee e la Commissione europea hanno raggiunto l'accordo sull'inclusione del trasporto marittimo nel sistema di scambio di quote di emissione dell'UE (EU ETS) a partire dal 2024
L'EU ETS è un sistema di cap-and-trade delle emissioni attraverso cui un limitato quantitativo di quote di emissione viene immessa sul mercato e può essere scambiato. Il quantitativo di quote disponibili viene ridotto ogni anno, garantendo l'obiettivo di riduzione del 55% delle emissioni dell'UE entro il 2030 rispetto al 1990 e il raggiungimento della neutralità climatica entro il 2050
Inizialmente includerà le navi merci e passeggeri sopra le 5.000 tonnellate di stazza con una copertura delle emissioni prodotte a partire dal 2025 con il 40% e fino al 100% nel 2027 per tutti i viaggi intraeuropei.
La norma regolerà anche il 50% delle emissioni dei viaggi da e per I Porti europei
Dal 2026 anche le emissioni di N2O, particolato e metano potrebbero essere incluse nel Sistema ETS
Proposta FuelEU Maritime (Pacchetto FF55)
Nella presentazione trovate sia una tabella sulle Emission Trading System al settore marittimo sia una tabella sullo stato iter: discussione nei triloghi.
Nelle slide trovate una descrizione dei Biocarburanti nel settore marina
FAME (estere metilico di acidi grassi) è prodotto da oli vegetali, grassi animali o oli da cucina usati mediante transesterificazione. Questo è il tipo di biofuel più ampiamente disponibile ed è spesso miscelato con il normale diesel marino. S
tandard internazionali: ISO 8217:2017, EN 14214, EN16709, EN590
I carburanti BTL (da biomassa a liquido) sono carburanti sintetici prodotti da biomassa mediante
conversione termochimica utilizzando il processo Fischer-Tropsch o il processo metanolo-benzina.
Standard: EN 15940
HVO (olio vegetale idrogenato: è il prodotto di grassi o oli vegetali - da soli o miscelati con petrolio -
raffinati attraverso un processo di idrotrattamento. Il fuel prodotto utilizzando questo processo è
spesso chiamato diesel rinnovabile per differenziarlo da FAME/biodiesel. HVO può essere miscelato a
qualunque percentuale con i combustibili marina ovvero utilizzato puro al 100%.
La bozza di decreto di recepimento della RED II nell'ordinamento nazionale stabilisce le condizioni, i criteri e le modalità di attuazione dell'obbligo di immissione in consumo di energia da fonti rinnovabili nei trasporti.
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Fonte: mcTER Navale Web Edition marzo 2023 Efficienza per il settore navale oggi e domani: scenari, prospettive e soluzioni tra PNRR, Tassonomia UE ed Energy Efficiency First
Settori: Combustibili, Rinnovabili
Mercati: Finanziamenti e Assicurazioni
Parole chiave: Combustibili alternativi
- Corrado Schenone, Davide Borelli, Francesco Devia, Federico Silenzi, Luca A. Tagliafico, Università degli Studi di Genova
- Marcello Romagnoli
- Paolo Ferrario
- Angelo Baggini
- Claudio Spinaci