Normazione tecnica idrogeno e protocollo Confindustria
La normazione tecnica di settore alla base del protocollo con Confindustria
Antonio Panvini - CTI - Comitato Termotecnico Italiano Energia e Ambiente
Sommario
L'analisi del quadro complessivo sull'idrogeno presenta una situazione differenziata non solo negli ambiti applicativi ma anche negli elementi di filiera; alcune soluzioni sono già delineate altre ancora da individuare, alcune soluzioni sono sul mercato ma la loro operatività è resa difficile da mancanze strutturali.
Sintetizzando le criticità:
- Situazione differenziata per ambiti applicativi ed elementi di filiera.
- L'evoluzione a macchia di leopardo tipica delle filiere innovative è un tema che incontra frequentemente il mondo della normazione tecnica.
- Molto spesso ci siamo trovati a rincorrere situazioni critiche dettate dall'avvio di percorsi "in ordine sparso".
- Più raramente, invece, abbiamo intercettato prima che si palesassero le potenziali criticità e abbiamo contribuito a far partire il mercato nella direzione corretta, con il consenso dello stesso.
- Quando si scrive una norma è per noi "obbligatorio" verificare che tutta la filiera coinvolta sia presente e questo aiuta a risolvere il problema.
Soluzioni da individuare
Le soluzioni a molti problemi, anche concreti, arrivano dal confronto tra operatori, dalla condivisione dei progetti, dal trasferimento della conoscenza.
Nei tavoli normativi, per risolvere i problemi si condividono proposte e spunti, si allarga lo sguardo per vedere se il problema è già risolto in altro modo e/o in qualche altro settore; se è così la norma diventa strumento per far conoscere e diffondere
possibili soluzioni.
Questo processo è facilitato dal fatto che attorno ai tavoli del CTI e degli altri enti del sistema si siedono tutte le componenti delle filiere.
Soluzioni esistenti ma non operative per mancanze strutturali
E' il vero cuore del problema.
Parlando di progetti per la filiera idrogeno nel contesto del PNRR manca tutta una serie di elementi oggettivi necessari per "metterli a terra" e "monitorarli".
Mancano soprattutto le metodologie per valutare la qualità del progetto e dei suoi effetti in un contesto di decarbonizzazione globale.
Non è più sufficiente dire che un progetto "decarbonizza" il pianeta se non lo si guarda con un approccio olistico perché ogni progetto nasce e cresce in un contesto allargato, anche in concorrenza con altri progetti.
Accordo di collaborazione tra confindustria e sistema UNI
Chi fa cosa nel sistema normativo nazionale in materia di idrogeno
- UNI - Sistemi, i dispositivi e le connessioni per la produzione, lo stoccaggio, il trasporto, la distribuzione, la misurazione e l'uso dell'idrogeno, da fonti di energia rinnovabili ed altre fonti. (CT 056, CEN/CLC JTC 6, ISO/TC 197)
- CIG - Infrastrutture di trasporto e distribuzione ed utilizzo gas combustibili, compreso Idrogeno (CT 102, CT 105, CT 113, CT 116), Qualità dell'idrogeno in rete (CT 101), odorizzazione miscele idrogeno/gas naturale (CT 112), Stoccaggio, compreso idrogeno (CT 121)
- CTI - Garanzia d'Origine dell'idrogeno (CT 212, CEN/CLC JTC 14), Uso finale dell'idrogeno in Turbine (CT 231,
ISO TC 192) e Forni industriali (CT 221) secondo l'approccio Hydrogen ready, Gestione e uso razionale
dell'energia nei sistemi complessi (CT 212)
- CUNA - Impiego nell'automotive di combustibili tradizionali e rinnovabili compreso Idrogeno (Varie CT)
- UNICHIM - Attività a supporto di prove interlaboratorio (Varie CT)
- UNINFO - Aspetti di Information Security e Intelligent Transportation System legati alle reti (Varie CT)
- UNIPLAST - Compatibilità dei materiali plastici (ad es. tubazioni in polietilene, giunzioni) (Varie CT)
- UNSIDER - Compatibilità dei sistemi di trasporto (pipeline) per rendere possibile il trasporto di CO2 e H2 all'interno dei gasdotti (Varie CT e ISO/TC 67/SC 2
Promuovere il concreto superamento delle attuali barriere allo sviluppo di una filiera
dell'idrogeno mediante azioni specifiche:
- mappatura della normazione tecnica di settore e della relativa evoluzione per tutta la filiera;
- individuazione delle priorità di intervento normative volte ad abilitare lo sviluppo della filiera in funzione dei potenziali in termini di volumi in consumo e di capacità produttiva nel breve, medio e lungo termine;
- sviluppo di opportune attività pre-normative di ricerca e innovazione;
- pianificazione temporale della normazione in funzione delle priorità individuate;
- azioni di stakeholder engagement per la raccolta delle idonee competenze da parte di tutti i soggetti industriali e istituzionali della filiera dell'idrogeno;
- approfondimento tecnologico dei singoli segmenti della filiera dell'idrogeno al fine di definire norme tecniche il più possibile armonizzate a livello internazionale.
La presentazione continua con approfondimenti su:
- temi affrontati nel protocollo
- Le specificità della filiera H2
- Alcune norme già disponibili
- Conclusioni
- Situazione differenziata per ambiti applicativi ed elementi di filiera.
- L'evoluzione a macchia di leopardo tipica delle filiere innovative è un tema che incontra frequentemente il mondo della normazione tecnica.
- Molto spesso ci siamo trovati a rincorrere situazioni critiche dettate dall'avvio di percorsi "in ordine sparso".
- Più raramente, invece, abbiamo intercettato prima che si palesassero le potenziali criticità e abbiamo contribuito a far partire il mercato nella direzione corretta, con il consenso dello stesso.
- Quando si scrive una norma è per noi "obbligatorio" verificare che tutta la filiera coinvolta sia presente e questo aiuta a risolvere il problema.
Soluzioni da individuare
Le soluzioni a molti problemi, anche concreti, arrivano dal confronto tra operatori, dalla condivisione dei progetti, dal trasferimento della conoscenza.
Nei tavoli normativi, per risolvere i problemi si condividono proposte e spunti, si allarga lo sguardo per vedere se il problema è già risolto in altro modo e/o in qualche altro settore; se è così la norma diventa strumento per far conoscere e diffondere
possibili soluzioni.
Questo processo è facilitato dal fatto che attorno ai tavoli del CTI e degli altri enti del sistema si siedono tutte le componenti delle filiere.
Soluzioni esistenti ma non operative per mancanze strutturali
E' il vero cuore del problema.
Parlando di progetti per la filiera idrogeno nel contesto del PNRR manca tutta una serie di elementi oggettivi necessari per "metterli a terra" e "monitorarli".
Mancano soprattutto le metodologie per valutare la qualità del progetto e dei suoi effetti in un contesto di decarbonizzazione globale.
Non è più sufficiente dire che un progetto "decarbonizza" il pianeta se non lo si guarda con un approccio olistico perché ogni progetto nasce e cresce in un contesto allargato, anche in concorrenza con altri progetti.
Accordo di collaborazione tra confindustria e sistema UNI
Chi fa cosa nel sistema normativo nazionale in materia di idrogeno
- UNI - Sistemi, i dispositivi e le connessioni per la produzione, lo stoccaggio, il trasporto, la distribuzione, la misurazione e l'uso dell'idrogeno, da fonti di energia rinnovabili ed altre fonti. (CT 056, CEN/CLC JTC 6, ISO/TC 197)
- CIG - Infrastrutture di trasporto e distribuzione ed utilizzo gas combustibili, compreso Idrogeno (CT 102, CT 105, CT 113, CT 116), Qualità dell'idrogeno in rete (CT 101), odorizzazione miscele idrogeno/gas naturale (CT 112), Stoccaggio, compreso idrogeno (CT 121)
- CTI - Garanzia d'Origine dell'idrogeno (CT 212, CEN/CLC JTC 14), Uso finale dell'idrogeno in Turbine (CT 231,
ISO TC 192) e Forni industriali (CT 221) secondo l'approccio Hydrogen ready, Gestione e uso razionale
dell'energia nei sistemi complessi (CT 212)
- CUNA - Impiego nell'automotive di combustibili tradizionali e rinnovabili compreso Idrogeno (Varie CT)
- UNICHIM - Attività a supporto di prove interlaboratorio (Varie CT)
- UNINFO - Aspetti di Information Security e Intelligent Transportation System legati alle reti (Varie CT)
- UNIPLAST - Compatibilità dei materiali plastici (ad es. tubazioni in polietilene, giunzioni) (Varie CT)
- UNSIDER - Compatibilità dei sistemi di trasporto (pipeline) per rendere possibile il trasporto di CO2 e H2 all'interno dei gasdotti (Varie CT e ISO/TC 67/SC 2
Promuovere il concreto superamento delle attuali barriere allo sviluppo di una filiera
dell'idrogeno mediante azioni specifiche:
- mappatura della normazione tecnica di settore e della relativa evoluzione per tutta la filiera;
- individuazione delle priorità di intervento normative volte ad abilitare lo sviluppo della filiera in funzione dei potenziali in termini di volumi in consumo e di capacità produttiva nel breve, medio e lungo termine;
- sviluppo di opportune attività pre-normative di ricerca e innovazione;
- pianificazione temporale della normazione in funzione delle priorità individuate;
- azioni di stakeholder engagement per la raccolta delle idonee competenze da parte di tutti i soggetti industriali e istituzionali della filiera dell'idrogeno;
- approfondimento tecnologico dei singoli segmenti della filiera dell'idrogeno al fine di definire norme tecniche il più possibile armonizzate a livello internazionale.
La presentazione continua con approfondimenti su:
- temi affrontati nel protocollo
- Le specificità della filiera H2
- Alcune norme già disponibili
- Conclusioni
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Fonte: Fiera Idrogeno ottobre 2022 L'idrogeno nel PNRR: strategie, spunti ed opportunità
Mercati: Finanziamenti e Assicurazioni
Parole chiave: Idrogeno
- Paolo Di Marco
- MASE - Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica
- Clean Hydrogen Partnership
- Emanuele Moioli
- Pierangelo Andreini
- Valeria Pignataro
- Ital Control Meters
- Ennio Merola
- Paolo Di Marco